Installazione e attivazione
Al momento della prima installazione, Konga Server deve essere attivato tramite l’apposita applicazione Konga Server Licenser per permettere alle postazioni di accedere alle sue funzionalità.
- Utenti Windows e MacOS X
Il Licenser viene invocato automaticamente durante gli ultimi passi dell’installazione di Konga Server; annullare la procedura di attivazione in questa fase non comporta nessun rischio, ma sarà necessario avviare il Licenser manualmente in seguito.
- Utenti Linux
Per ragioni di architettura non è possibile invocare programmi interattivi durante l’installazione di pacchetti .deb; questo significa che il Licenser non è invocato automaticamente come per le altre piattaforme, e sarà necessario invocarlo manualmente. Da terminale è sufficiente lanciare il comando
easybyte-konga-server-licenser
; è possibile lanciare questo comando anche senza server X o da una sessione SSH remota, nel qual caso il Licenser presenterà una interfaccia testuale.
Konga Server Headless
Sotto Linux è possibile installare la versione headless di Konga Server; questa versione è appositamente costruita per essere eseguita in ambienti server e ha dipendenze minime tali da non richiedere la presenza di un ambiente grafico. In questa versione easybyte-konga-server-licenser
e easybyte-konga-server-monitor
sono presenti, ma funzionano solo in modalità testuale.
Porte
La porta TCP predefinita su cui si attesta Konga Server è la 51966
; questa può essere tuttavia configurata su qualsiasi altra porta disponibile tramite le preferenze del server accessibili
dal Konga Server Monitor.
La procedura di identificazione automatica dei server Konga da parte delle postazioni sulla rete locale usa uno spettro di porte UDP che varia dalla 51967
alla 52147
, con «salti» di 20 porte
(i.e. 51967
, 51987
, 52007
, 52027
, […], 52147
).
Konga Server Monitor
La gestione del server Konga avviene interamente tramite l’applicazione Konga Server Monitor; da essa è possibile avviare o fermare il servizio, vedere la lista delle postazioni, il log del server oppure lanciare una console dei comandi per un maggiore controllo. Il Monitor può essere invocato anche da interaccia a linea di comando, ed in tal caso è possibile specificare le seguenti opzioni:
- -c, --cli
Avvia il Konga Server Monitor in modalità console dei comandi testuale; non verrà presentata alcuna interfaccia grafica del programma, ma un prompt interattivo da linea di comando che accetta gli stessi comandi console accettati dalla console di amministrazione grafica di Konga.
- --log
Avvia il visualizzatore di log del server Konga da linea di comando in modalità testuale (particolarmente utile se si installa Konga Server Headless)
Nota
Utenti Linux:: Il Monitor può essere avviato tramite il comando easybyte-konga-server-monitor
anche senza server X o da sessione SSH remota: in questo caso sarà avviato
forzatamente in modalità console dei comandi testuale, come se fosse stata specificata l’opzione -c
.
Gestione manuale del servizio
A volte può essere comodo avviare o fermare manualmente il servizio Konga Server tramite interfaccia a linea di comando, senza passare attraverso il Konga Server Monitor.
Avviamento del servizio
Utenti Windows:
sc start "Konga Server"
Utenti Mac OS X:
sudo launchctl start it.easybyte.konga.daemon
Utenti Linux:
sudo systemctl start kongad
Arresto del servizio
Utenti Windows:
sc stop "Konga Server"
Utenti Mac OS X:
sudo launchctl stop it.easybyte.konga.daemon
Utenti Linux:
sudo systemctl stop kongad
Supporto a MySQL
Se si dispone di un server MySQL versione 5.0.3 o successive e la licenza di Konga Server lo consente, è possibile collegare MySQL a Konga. Si deve disporre di una utenza con i seguenti privilegi: ALTER, CREATE, CREATE VIEW, CREATE ROUTINE, DELETE, DROP, INDEX, INSERT, SELECT, SHOW DATABASES, UPDATE, RELOAD e SUPER; il server deve inoltre essere configurato con il supporto allo storage engine InnoDB (normalmente questo engine è incluso nella distribuzione standard di MySQL), e la variabile di sistema MySQL local_infile deve essere impostata su ON. Di seguito sono riportati i settaggi consigliati da impostare nel file di configurazione del server MySQL:
[mysqld]
local_infile = on
tmp_table_size = 256M
max_heap_table_size = 256M
key_buffer_size = 256M
table_open_cache = 2000
sort_buffer_size = 256M
net_read_timeout = 240
net_write_timeout = 240
connect_timeout = 240
max_allowed_packet = 64M
innodb_buffer_pool_size = 2G
A parte local_infile gli altri settaggi non sono necessari, ma potrebbero aiutare a migliorare le performance e l’affidabilità del server MySQL.